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mercoledì 12 agosto 2015

Recensione: "Sei tu il mio per sempre" di Katy Evans

Come tutte, anch’io ho atteso impazientemente la pubblicazione italiana di Real, romanzo di Katy Evans che veniva osannato dalle fan e che pare sia il primo di una serie di sei libri. Da noi è uscito con il titolo Sei tu il mio per sempre ed è stata la Fabbri Editore ad acquistarne i diritti. Sinceramente, non so cosa mi aspettassi, un new adult diverso dagli altri, vista la novità dell’argomento, una storia d’amore tra due atleti, un pugile e un’ex sprinter ora fisioterapista. Tutto quello che ho ricevuto dopo averlo letto – ma anche mentre lo leggevo – è stata, invece, una valanga di delusione. Delusione perché il libro non è affatto ciò che promette. Delusione perché il libro è uno dei peggiori che abbia letto quest’anno. Delusione perché mi ci vorranno un mare di letture adesso per dimenticare questo libro. Perché sì, voglio proprio dimenticarlo. E’ raro che scriva recensioni così negative, questa è forse la seconda volta in tutto l’anno, ma non posso proprio evitarlo, dal momento che, pur sapendo che i gusti son gusti, vorrei consigliarvi di leggere qualcosa di meglio. Non ho trovato nulla, dico NULLA, che potesse in qualche modo farmi apprezzare un minimo il libro.
Ringrazio comunque la casa editrice che mi ha gentilmente inviato una copia ebook del romanzo, in cambio della mia onesta opinione.

Sei tu il mio per sempre
di Katy Evans


Titolo originale: Real
Serie: Real #1
Prezzo: 15,90 euro
Pagine: 316
Genere: new adult, erotico, contemporary
Editore: Fabbri Editore (collana Life)
Data di pubblicazione: 9 Luglio 2015


“Una notte è bastata. È sufficiente un suo sguardo e dimentico persino il mio nome. Sono attratta da lui come mai prima in vita mia. Lo voglio. Lo voglio senza paura. Senza riserve. Se solo sapessi che cosa vuole lui da me…” Brooke ha reinventato se stessa dopo la tragedia che le ha cambiato la vita, e ora lavora come fisioterapista. Quando la sua migliore amica la trascina a un combattimento clandestino di pugilato, basta uno sguardo di Remington Tate – l’enigmatico vincitore dell’incontro – a sconvolgere ogni sua certezza. Data la sua fama, quando Remington la invita nello spogliatoio Brooke pensa che si tratti solo di una notte di sesso. Invece il dolce viso di Brooke l’ha colpito con la stessa forza di un gancio che ti coglie alla sprovvista. Remy la vuole a ogni costo e, pur di averla accanto, la assume come fisioterapista. Brooke accetta subito, anche se non ha la minima idea di che cosa l’aspetta. Resistere alla bellezza e alla perfezione di quel corpo è impossibile. Resistere alla sensualità di quel le labbra e di quel sorriso sfrontato è totalmente inutile. Brooke non ha altra scelta che abbandonarsi a Remington, a quel piacere devastante che soltanto lui è capace di farle provare e all’amore incondizionato che pretende. Ma cosa succederà quando il lato oscuro di Remy prenderà il sopravvento?

Non mi dilungherò molto per questa recensione, anche perché c’è ben poco da dire sul romanzo di Katy Evans. Si presenta come una storia fuori dal comune, un new adult sensuale e romantico come pochi, ma a conti fatti posso dirvi che ho visto ben poco di tutto ciò. La storia può sembrare sicuramente più originale di altre, ma ciò che manca davvero sono le tematiche, qualcosa che vada al di là dell'attrazione sessuale tra i protagonisti. Non ho trovato assolutamente nulla da salvare in questo romanzo, nemmeno i dialoghi, pochi e di scarsa qualità. Insomma, un grosso buco nell'acqua, su tutti i fronti. La protagonista del romanzo è  Brooke, una ragazza che sognava le Olimpiadi e che per anni si è allenata duramente, facendo rinunce e concentrandosi solo sul suo obiettivo principale. Ma poi, un brutto incidente le procura un danno che non le permetterà più di correre come prima, dovrà dire addio alle Olimpiadi, e questa traumatica esperienza la porterà a scegliere di aiutare altri col suo stesso problema, diventando Fisioterapista. Il colpo di fortuna arriva quando viene ingaggiata da un famosissimo pugile, Remington “Riptide” Tate, che la nota tra la folla durante un incontro e da quel momento decide che lei sarà sua. Letteralmente. Brooke, che non aveva alcuna intenzione di avere una relazione e complicarsi la vita, resta colpita da questo bellissimo, affascinante, incredibile adone, e, dal primo momento che posa gli occhi su di lui, desidera soltanto andarci a letto. Avete capito bene! Un attimo prima non vuole avere niente a che fare con gli uomini e dopo aver visto Remington non smette di pensarci un secondo (coerenza, questa sconosciuta!). E non è un modo di dire il mio. Ogni pagina, ogni pensiero di questa ragazza non fa che rivelare quanto sia eccitata, quando desideri Remington e cosa vorrebbe fare con lui e le sue grandi mani. Ci tocca sorbirci pagine e pagine sulle sue fantasie e sui suoi pensieri osceni. E Remington? Vogliamo parlare di lui? A quanto pare, è l’incarnazione della perfezione. Tutto in lui è perfetto, ogni singolo dettaglio, e tutto quello che fa e che dice è perfetto. E anche quando lui rivela a Brooke i suoi più sordidi segreti, indovinate un po’? E’ sempre un uomo fantastico e perfetto. Ma insomma, che noia! Il punto di vista di Brooke è quanto di più noioso, squallido e frustrante mi sia mai capitato di leggere. Questo personaggio non ha un’evoluzione, non riesce a pensare ad altro che a fare sesso con Remington, in ogni momento, da quando si sveglia a quando va a dormire, qualunque cosa faccia e con chiunque si trovi a parlare il suo è un chiodo fisso. Capisco che Remington sia il maschio più maschio che ci sia al mondo o in tutto l’universo, ma quante volte deve sopportare il lettore di leggerlo? Anche la nostra pazienza ha un limite. Anche perché se l'autrice in questo modo intendeva farcelo piacere o farci perdere la testa per lui, ha solo ottenuto l'effetto contrario, almeno per quanto mi riguarda. Ho letto tanti new adult, alcuni parecchio spinti, ma qui siamo al limite dell’insulso. Persino le scene sensuali non avevano alcuna attrattiva, credo siano le peggiori che mi sia mai capitato di leggere.
L’autrice ha davvero toppato, secondo me, con questo romanzo e, se gli altri libri seguono lo stesso stampo, direi che ha toppato con l’intera serie. Brooke è noiosa e ripetitiva all’inverosimile, Remington poteva anche essere un personaggio decente, ma è stato caratterizzato malissimo, è lo stereotipo del maschio alfa, possessivo e geloso (e poi non so quante volte venga ripetuto che ha anche un fascino selvaggio e ferino, come una tigre... è un uomo o un animale? Boh!), che alterna qualche momento di dolcezza, per via del suo problema di bipolarismo. Ecco, questa cosa poi… perché? L’autrice abusa di una malattia come il bipolarismo per giustificare il suo altrimenti insignificante protagonista stereotipato? Voleva renderlo più interessante o dargli un po' di carattere appioppandogli questa malattia? Trovo che, non solo non sia riuscita nell'intento, ma che abbia anche ridicolizzato un problema grave, rappresentandolo come ciò che non è. Io avrei piuttosto trovato un espediente per Brooke, che non ha un minimo di coerenza - a parte nella sua ossessione compulsiva verso Remington - e che si dimostra la protagonista meno interessante di tutti i new adult che ho letto e anche la più squilibrata, se permettete. Certe sue uscite mi hanno davvero lasciata a bocca aperta, non sapevo se ridere o piangere, credetemi. Un vero peccato che questo romanzo mi abbia deluso tanto, perché la storia scorre che è una meraviglia – ripetizioni a parte – e sicuramente l’autrice ha un stile fluido invidiabile. Ma per quanto mi riguarda è tutto un gigantesco NO. Poi il romanzo può anche piacere, il mio è solo un parere personale, ma ciò che cerco sono personaggi molto più profondi e complessi, storie meno campate in aria, amori indimenticabili e molto, molto di più di quello che offre questo libro. Ho fatto davvero una gran fatica a finirlo, sono stata spesso sul punto di abbandonarlo, poi la mia forza di volontà ha avuto la meglio. Almeno posso dire che non mi è piaciuto dall’inizio alla fine e che SICURAMENTE non leggerò alcun seguito.
Mi dispiace molto dare un parere tanto negativo, ma esistono libri tanto belli e preziosi che aspettano ancora di essere tradotti in Italia e mi rattrista molto quando vedo che hanno la precedenza libri del genere e i migliori, ancora, non ci è dato poterli leggere. 
L’unica nota positiva del romanzo è la copertina, bella e romantica, fa decisamente pensare a un genere di storia che Sei tu il mio per sempre non è.
Una storia d'amore scontata e ridicola, dei protagonisti noiosi e piatti, non riescono a smettere di saltarsi addosso come scimmie e ripetere sempre le stesse battute. Inutile l'inserimento della musica che li aiuta a comunicare, quando poi l'unico modo in cui si intendono meglio è facendo sesso. Una lettura che si dimentica e che non esalta. La sconsiglio, sinceramente.

Voto: 2 tazzine! Una gran delusione, un libro che non mi ha lasciato assolutamente nulla.


A presto!
xoxo



8 commenti:

  1. Concordo in tutto e per tutto! Pensa che l'avevo letto in inglese e l'avevo totalmente rimosso e quando ho iniziato a leggerlo in italiano mi è tornato in mente... ORRORE!

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    1. Orrore, davvero! Non mi aspettavo fosse una lettura tanto deludente... peccato!

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  2. Sono pienamente d'accordo con te. La storia non decolla e i personaggi Brooke e Rem sono davvero insulsi e poco profondi.

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    1. La storia è veramente piattissima, non è riuscita a prendermi per niente e loro due.. bah, stendiamo un velo pietoso!

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  3. pienamente d'accordo! Solo un enorme guazzabuglio di parole per descrivere ormoni impazziti e basta! Superficiale e noioso e soprattutto assurdo

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    1. Sinceramente non mi aspettavo fosse tanto superficiale, una lettura davvero inutile..

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  4. Oh mio Dio! Finalmente qualcuno con un po' di gusto! Davvero non riesco a capire tutte quelle recensioni a cinque stelle, è uno dei romanzi peggiori che abbia mai letto. Ma brutto tanto! Brava Franci. :)

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    1. Le opinioni sono sempre soggettive, sicuramente chi lo ha amato ha i suoi motivi. Io, però, non riesco proprio a capirli. A me non ha lasciato nulla, se non pessime sensazioni. Anche per me uno dei peggiori...

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